Lavoratori Asu : Si è svolto oggi il tavolo tecnico permanente. Ale Ugl “Lo Stato italiano non può discriminare 4571 famiglie”

Oggi, a seguito di convocazione dell’assessore Scavone, alla presenza del dirigente generale ing. G. Sciacca, le scriventi OO.SS. hanno partecipato ai lavori del tavolo tecnico permanente per gli ASU, avente ad oggetto le osservazioni del MEF sull’art. 36 della l.r. 9/2021 (Finanziaria Regionale).
Le scriventi OO.SS., oltre a riferire di aver apprezzato il lavoro dell’ing. G. Sciacca, che con il suo staff ha redatto le
controdeduzioni a molte delle osservazioni sopracitate, nel loro intervento si sono soffermate sulle criticità che permangono sotto l’aspetto della competenza in materia di finanza pubblica, esclusiva competenza dello Stato, che riguardano nella fattispecie la c.d. storicizzazione della spesa e le deroghe alle capacità assunzionali degli Enti Locali.
Detto ciò, le stesse OO.SS., hanno stigmatizzano le osservazioni del MEF, in quanto in cospicua parte non supportate giuridicamente ed addirittura si spingono a negare il diritto alla stabilizzazione dei lavoratori ASU siciliani, mentre in realtà il diritto è sancito dalle leggi dello Stato, vigenti in alcuni casi da oltre 20 anni; nonostante nel complesso l’art. 36 ricalchi quanto previsto dalla normativa nazionale, per il MEF non va bene.
Il vero ostacolo, a cui si è fatto riferimento prima, è di natura tecnica, ma soprattutto politica ed a cui solo la politica può trovare soluzione; per questo motivo è stato deciso di sostenere il lavoro dell’Assessore e di tutto il Governo regionale nei tavoli romani.
Questa discriminazione dal sapore prettamente pretestuoso e politico, che porta non solo gli ASU, ma l’intero popolo siciliano, ancora una volta, ad essere considerato di serie B, è inaccettabile!!!
L’art. 36 rappresenta non solo la volontà manifestata dal Governo Regionale, dal Parlamento regionale e delle parti sociali di chiudere la stagione ultraventennale del precariato, ma è anche quanto impone l’Unione Europea, come ricordato oggi dall’assessore Scavone, oltre che garanzia per gli Enti di continuare a garantire almeno i servizi essenziali, a rischio in caso venissero meno questi lavoratori.
Il buon senso deve prevalere e devono essere trovate delle soluzioni efficaci e veloci; deve essere assolutamente scongiurata l’impugnativa del CdM, che costringerebbe la Regione Siciliana a resistere in Corte Costituzionale, perdendo l’occasione di potere portare definitivamente a compimento l’esaurimento del “Bacino del precariato” nel territorio isolano entro i termini statali delle deroghe alle capacità assunzionali.
Per questi motivi, le scriventi OO.SS. chiedono con fermezza a tutti i componenti il Parlamento Regionale ed ai rappresentanti siciliani al Parlamento Nazionale, a prescindere dal colore politico, di attivarsi immediatamente al pari del Governo Regionale e delle OO.SS. di categoria.
La stabilizzazione dei lavoratori ASU della Regione Siciliana, dopo quasi un quarto di secolo, è un diritto come per quelli delle altre regioni.
Lo Stato italiano non può discriminare 4571 famiglie!

Segreteria Regionale UGL Sicilia

Rosolino Lucchese

Segreteria Regionale ALE-UGL

Vito Sardo Mario Mingrino

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